Il primo anno di vita del Partito Popolare Italiano
popolare e soprattutto del relatore on. Micheli, imposero alla pubblica opinione (non è esagerazione la nostra) la necessità dell'immediata
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Dal congresso di Bologna alla fine del 1919 tutte le provincie ebbero i loro comitati provinciali del partito; le sezioni da 850 arrivarono al numero
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battaglie dei nostri comuni, allo spirito della storia italica, alla vastità del movimento popolare delle antiche corporazioni. I simboli materiali di
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immediata, si opponeva recisamente alla tendenza manifestata al di fuori del nostro partito, della formazione di blocchi di partiti detti di ordine
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parlamentare alla coscienza di un paese, da un partito che vuole programmi e idee prima che uomini e interessi, per cui i nove punti, proposti a base
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sue forze, perché alla foga distruttiva ed alla visione apocalittica del massimalismo socialista e al quasi nichilismo liberale, opponga la realtà delle
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parli, deficienze del resto che non si potranno eliminare che col tempo, con i mezzi e con la formazione di propagandisti e di uomini dediti alla
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, che arrivino alla mente di tutti e ne formino una coscienza ben nutrita di idee. Debbo rendere omaggio agli sforzi dei nostri amici che quasi
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Posti così i termini della questione, debbo aggiungere che il consiglio nazionale e la direzione del partito non hanno consentito alla formazione del
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alla conquista della personalità nelle lotte e nelle differenziazioni con gli altri partiti, e arriva alla formazione di quella coscienza politica
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